Al fine di contrastare il diffondersi dell’emergenza epidemiologica causata dal Covid 19, dopo la dichiarazione di pandemia da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità, l’Italia è stata tra i primi Paesi a stabilire norme e misure di controllo molto più severe, per tutti coloro che vogliono entrare in Italia, sia mediante il trasporto aereo, marittimo, ferroviario o via terra.

All’atto dell’imbarco è necessario redigere un’apposita dichiarazione, dove viene specificato: il motivo del viaggio in modo dettagliato, ovvero se si tratta di lavoro, salute o necessità assoluta, l’indirizzo dell’abitazione italiana dove si svolgerà il periodo di sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, un recapito telefonico per eventuali comunicazioni.

Infine il mezzo che si impiegherà per raggiungere la destinazione finale, è assolutamente vietato usare mezzi pubblici, ma solo quelli privati o presi a noleggio, come taxi o un’auto noleggiata con conducente.

Anche i soggetti che non manifestano alcun sintomo facilmente riscontrabile, sono obbligati a comunicare il loro arrivo al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente, devono inoltre essere sottoposti alla sorveglianza sanitaria ed all’isolamento fiduciario, per un periodo pari a quattordici giorni.

Al contrario nel caso in cui vi sia insorgenza dei sintomi, è obbligatorio segnalarlo immediatamente all’Autorità sanitaria, se poi dal luogo di sbarco non è possibile raggiungere l’abitazione, sarà L’autorità sanitaria ad informare la Protezione Civile Regionale e con essa decidere il modo ed il luogo dove poter svolgere in tutta sicurezza la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario.

Se invece i sintomi si sono manifestati durante il periodo di sorveglianza, è permesso alle persone contagiate di continuare con un nuovo periodo di sorveglianza, in una dimora o abitazione diversa da quella segnalata all’Autorità sanitaria.